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Una tregua per Boko Haram?
martedì 5 febbraio 2013
di Sagramor
La stampa internazionale ha riportato in questi ultimi giorni l’offerta di tregua di Abu Mohammed Ibn Abdulazeez, definitosi vice di Abubakar Sheaku, considerato la guida suprema di “Boko Haram”.
Non è la prima volta che si presenta una situazione di dialogo con le autorità federali nigeriane, da parte di mediatori (o presunti tali) membri dell’organizzazione terroristica che sta destabilizzando l’intera Nigeria e che si sta espandendo in un’ampia area sahelo-subsahariana, cercando spazi di dialogo con AQMI e con Al Shabab, pronta ad assurgere al ruolo di organizzazione terroristica di caratura internazionale.
L’esperienza passata ci riporta però a clamorosi dietrofront e/o a uccisioni degli stessi mediatori, senza alcun risultato apprezzabile.
Si è sempre trattato di un uso mediatico e strategico di un possibile confronto con lo Stato e il suo Presidente, da cui quest’ultimo non ne ha tratto, né avrebbe potuto trarne, alcun beneficio, considerando la prioritaria richiesta, da parte del movimento integralista islamico, di scarcerazione di esponenti di spicco dell’organizzazione stessa e di indennizzo per le perdite subite sino ad ora.
Nel mentre, hanno continuato a susseguirsi attentati e omicidi mirati dallo Stato di Borno a quello di Kano, senza soluzione di continuità.
Tutto ciò induce ancora a riflettere sulla scarsa attendibilità e sulla reale volontà della setta di portare avanti un confronto genuino, ma soprattutto sulla difficoltà che potrebbe eventualmente incontrare una qualsiasi frangia moderata dell’organizzazione a portare avanti un qualsiasi progetto di tregua. Anzi, l’ apparizione del gruppo terroristico integralista “Ansaru” (Jama’atu Ansaril Muslimina fi Biladis Sudan, che ha anche rivendicato l’attacco alle forze nigeriane in dispiegamento in Mali) lascia intravedere un acuirsi della situazione a macchia d’olio. In effetti “Ansaru” è una costola di “Boko Haram” che intende difendere gli interessi dell’Islam e dei musulmani in tutto il continente africano e non solo in Nigeria dove la possibilità di una tregua sembra ancora lontana.
La stampa internazionale ha riportato in questi ultimi giorni l’offerta di tregua di Abu Mohammed Ibn Abdulazeez, definitosi vice di Abubakar Sheaku, considerato la guida suprema di “Boko Haram”.